SACHER TORTE


Non so perchè mi accanisca a cucinare, cuocere e spadellare torte al cioccolato che tanto non mi piacciono e mai mi piaceranno.  
Ho cucinato, penso, ogni sorta di tortame al cioccolato, torte "firmate", torte con nomi ammiccanti, o blasonate, torte di chef famosi, torte rinomate, torte di giornalisti e scrittori, di cani e porci, ma nulla, nessuna mi è piaciuta, come non mi piacciono quelle comperate, anche nelle migliori pasticcerie: tra me e le torte al cioccolato, quelle non cremose intendo, le tortetorte, non c'è feeling.
Ma devo dire che c'è una tortina umile e semplice, confezionata, da supermercato,  di una notissima marca che non voglio nominare, e cioè la Torta cioccolatina del Mulino Bianco (sì, proprio quella, con le stelline di zucchero da mettere sopra!) che devo dire non proprio mi piace ma quasi, ci va molto vicino: è umida, morbida, non secca, non ha gustaccio di cioccolato bruciato, non  è stopposa, insomma....è buona, ecco, l'ho detto, e a Gabri, soprattutto, piace tantissimo e se ne mangia mezza per volta, giuro.
Ecco, in realtà, neanche tanto inconsciamente, sto cercando di rifare un qualcosa di simile (con buona pace degli obiettivi elevati di torte sontuose, montersinesche e superlative, per me inarrivabili) ma..con scarsa fortuna. Al momento, nessuna delle torte al cioccolato da me provate si avvicina minimamente a questa semplice tortina, nemmeno la sua quasi  omonima made in Benedetta Parodi  con la quale ho avuto risultati catastrofici (vedi post in merito), niente.
Così mi sono detta.."beh, tanto vale provare con la classica torta al cioccolato non cremosa, lei, la madre di tutte le torte da forno al cioccolato, la regina, la somma, l'eletta...la Sachertorte!"
Non mi piace, la Sacher.
L'ho sempre detto, è una tortona da forno con un mare di uova (mi sembra che la ricetta originale ne prevedesse qualcosa tipo..18, dico diciotto!),  farcita con della marmellata e con della glassa di cioccolato sopra, niente di più.
Della Sacher, io salverei solo la glassa al cioccolato, appunto, ma ancora al suo stato liquido. Il resto dell'impasto, sinceramente, non mi sembra questa gran trovata, questo granchè. Forse lo sarà stata quando questo benedetto Sig. Sacher, anzi, Herr Sacher, la inventò, in base al famoso aneddoto che tutti conoscono, ma poi...sarà tutto vero? E la ricetta segreta, e qui e là, e Metternich...il tutto per una tortina mediocre, per me, una torta che addirittura i viennesi stessi giudicano "troppo secca" per essere servita senza un po' di panna, o caffè o altro! Eppure, tutti a dire " che bontà 'sta Sacher qui, che buona là"..". Forse perchè così ci sentiamo tutti un po' Metternich, tutti un po' potenti, tra quelli che contano, forse perchè nella nostra testa di cittadini medi, avere gli stessi gusti di un potente di turno (dell'epoca) ci fa sentire  un po' meno mediocri. Che poi, è tutto da dimostrarsi, che Metternich abbia fatto follie, per 'sta torta.
Ad ogni modo, devo essere sincera, cattiva, anche in questa versione taroccata (come anche i muri sanno, la ricetta originale è segretissima, e la nostra si vende solo nella pasticceria dell'hotel Sacher di Vienna, che ne custodisce gelosamente la ricetta originale - oh, infelicità -), dicevo, cattiva non è, specialmente il giorno stesso in cui si è preparata, dopo..beh, segue il suo destino. 
Ad ogni modo, se qualcuno ha la ricetta per rifare pari pari la tortina del super, la scambio volentieri con quella della Sacher! (R.S.V.P. ;-)

Ah, dicevo, ovviamente questa è una versione simil-Sacher, una "interpretazione", ma onesta, devo dire: scherzi  a parte, non è malvagia. L'ho presa da "I piaceri del Cioccolato", De Agostini, un tomo che in effetti non mi ha mai deluso. 

...Ad ogni modo, non mi piacciono le torte al cioccolato (ah, l'ho già detto?;-)

2° P.S.
Ad ogni modo concedo ancora una possibilità, alla Sacher: proverò a fare quella di Montersino. Se "libera interpretazione" deve essere, almeno sia di qualcuno che merita! ;-)


SACHER TORTE 
(da "I piaceri del Cioccolato", De Agostini)




INGREDIENTI:
200 gr di cioccolato fondente (io 100 gianduja per la torta e 100 al latte per il topping)
4 cucchiai di confettura di albicocche
1 dl di panna fresca intera
100 gr di burro
5 uova
100 gr zucchero semolato
75 gr di farina
1 pizzico di sale

ESECUZIONE:
1) fondere il cioccolato:
Spezzettate 100 gr di cioccolato (io quello al gianduja) e fatelo fondere a bagnomaria (io nel microonde). Riscaldate il forno a 170°. Imburrate una tortiera, rivestitela con un disco di carta forno (io imburrata e infarinata), imburrando anche la carta forno.
2) preparare la pasta:
In una terrina lavorate 100 gr di burro a pomata; incorporate un po' alla volta 60 gr di zucchero. Rompete le uova separando i tuorli dagli albumi. Aggiungete i tuorli uno alla volta, al burro zuccherato.
3) completare la pasta:
Incorporate il cioccolato fuso e mescolate con cura. Al termine unire 75 gr di farina. Aggiungete un pizzico di sale agli albumi e montateli a neve ferma, aggiungendo quando sono già quasi montati 40 gr di zucchero. Unite il tutto alla pasta.
4) cottura:
Versate in  una tortiera da 20 cm di diametro e fate cuocere 30 min in forno. Sformate e lasciate raffreddare. Tagliate la torta orizzontalmente, ottenendo due dischi. Sciogliete a caldo 4 cucchiai colmi di confettura di albicocche (io nel microonde con un cucchiaio di acqua) e setacciatela.
5) l'assemblaggio:
Stendete la confettura sul primo disco di torta. Lasciate addensare. Sovrapponete il secondo disco.
Spezzettate 100 gr di cioccolato fondente (io al latte) e scioglietelo a bagnomaria (io nel microonde). Portate a ebollizione 100 gr di panna.
6) la glassa:
Unite la panna al cioccolato. Mescolate. Versate i due terzi della crema sul dolce, posto sopra una gratella. Lisciate con una spatola di metallo. Con la crema rimanente, spalmate il contorno della torta.
Lasciate rapprendere e servite.